lunedì 26 giugno 2017

La settimana appena trascorsa è stata la "settimana della donna" Alla Missione sono ospiti  le Dr.sse Lorena ginecologa e Sara, ginecologa in formazione specialistica, accompagnate dal tecnico di laboratorio esperto in citologia Paolo. Durante tutta la settimana effettuano visite e screening ginecolologici alle donne locali. Grazie ad una estesa campagna pubblicitaria e al passaparola le donne arrivano a frotte. Il primo giorno la corrente non le agevola e devono visitare al lume di candela. Ma anche questo non ferma nè le dottoresse nè le pazienti che vincono la timidezza e la vergogna, raccontano i loro problemi a Nilima che fa da interprete e poi si lasciano visitare. Qualcuna torna nei giorni seguenti ad accompagnare una sorella, cognata, nuora o parente. Il mio mito però è una donna di cui mi racconta la De.saa Lorena, riferisce di avere più di 80 anni ( i registri dell'anagrafe non sono molto precisi, ma cambia poco) che pur non avendo nessun problema viene a farsi visitare perché ha sentito che viene effettuato un esame di screening, il Pap test. Infatti mentre le dottoresse visitano alla clinica Paolo alla Missione ha allestito il suo laboratorio, colora i vetrini e con il "favore" della corrente elettrica legge gli strisci al microscopio.
È un gran successo e Sara viene promossa sul campo da p. Luigi a "Head of  Department" di tutto il Sundarbans.
Il tutto avviene fra lo stupore degli stessi responsabili dell'Ospedaletto che non si aspettavano così tante pazienti soprattutto nell'ultima settimana di Ramadan, ma come al solito le
donne sanno sorprendere e hanno colto al volo questa grande opportunità.
Dopo un giorno di relax nel Sundarbans l'attività prosegue al Sams dove le prenotazioni delle donne Munda sono già numerosissime.
Domani sarà il loro ultimo giorno qui... ma vi aspettiamo presto!!!!





Il team di ginecologia al completo 

Al lavoro

Con un gruppo di donne Munda





domenica 18 giugno 2017


Il 15 giugno è iniziato ufficialmente il mese di Ashar e la stagione delle piogge. Il cortile della missione, lastricato di mattoni, diventa un parcheggio per quanti non riescono ad arrivare alle proprie abitazioni con van (praticamente dei carretti trainati da biciclette a pedali o con motorino elettrico, che vengono utilizzati per trasporto di persone e cose), moto etc. 
Un vicino arriva tutti i giorni a lasciare il proprio van, con il quale commercia verdure e frutta andandoli a prendere ad un mercato a circa 10 km da noi e rivendendoli ad un altro mercato. Quando passa saluta e poi si ferma seduto sulla veranda a fare due chiacchiere con P. Luigi e Patrick. Un pomeriggio arriva subito dopo pranzo, mi chiede se ho mangiato e rispondo di sì....lui è mussulmano ed è digiuno dall'alba per il mese di Ramadan, poi si ferma chiaccherare e p.Luigi gli chiede di valutare se è ora di tagliare il casco di banane dalla pianta, va a vedere e poi le taglia, allora p. Luigi gli offre di prenderne qualcuna da mangiare alla sera, dopo la rottura del digiuno, ma lui rifiuta. La sera successiva é lui a regalarci delle banane dal suo carretto. Una sera arriva chiede dell'acqua e p. Luigi gli riempie la bottiglia di acqua fresca di frigo che il "Ciacia" beve avidamente poi, come suo solito, si siede a chiaccherare; P. Luigi gli spiega che stiamo per iniziare la nostra preghiera della sera....ci guarda perplesso mentre maneggiamo i cellulari, e Luigi gli spiega chetroviamo lì il nostro libro sacro...annuisce con fare poco convinto. Noi iniziamo a recitare i Vespri in Italiano e lui resta seduto in silenzio ad ascoltarci fino alla fine....certo non è dialogo interreligioso, ma sicuramente è rispetto reciproco e condivisione.
In ambulatorio arriva anche il primo paziente ematologico, è un bimbo di 2 anni che appartiene alla tribù dei Munda, ha degli esami del sangue che non promettono nulla di buono. Dico che concordo con chi gli ha prescritto l'esame del midollo osseo. Il papà torna dopo pochi giorni, abbiamo già finito l'ambulatorio, ci dice che ritirerà gli esami quel giorno, allora gli diciamo di passare alla Missione per vedere il referto. Dopo poche ore arriva accompagnato anche dalla moglie e dal figlio. Purtroppo la diagnosi è confermata, leucemia acuta. Penso che nei posti dove ho lavorato in Italia, a Monza ed ora a Parma, la situazione sarebbe stata gestita da ottimi specialisti di oncoematologia pediatrica con grande professionalità ed umanità. Penso con affetto a questi colleghi italiani. Dico alla mamma di sedersi, P. Luigi mi fa da interprete e spiega ai genitori che la situazione è grave, che si può provare a curare la malattia, ma che occorre andare a Khulna o Dhaka o anche in India a Calcutta, inoltre tutte le cure sono a pagamento....dubito che si riesca a trattare come si deve. Anche questo è un grande problema in questo paese, le cure sono solo per chi se le può permettere. Ci si sente impotenti di fronte a queste cose, possiamo solo essere solidali con questi genitori ed affidare tutta la famiglia al Signore.
Alla missione intanto fervono grandi lavori...il tuttofare Poritosh, dopo che la moglie (Sharoti, che fa da cuoca) l'ha sgridato il giorno che era senza legna ed ha preparato il pranzo in ritardo, taglia la legna di gran lena....guardate 






Poritosh taglia la legna 





Sharoti cucina 



La danza di Sulota, Oporna e Bahamoni al compleanno e Franca 







Un'altra settimana è passata. Finalmente abbiamo iniziato l'ambulatorio.
Veramente il giorno fissato per iniziare la nostra attività era martedì 23 Maggio, ma quando ci siamo presentati all'ambulatorio alle 9.30 precise abbiamo trovato tutto chiuso. Gli unici possibili pazienti erano le mucche e le capre che stazionavano sui gradini. Sentiti i responsabili della struttura ci hanno detto che non erano riusciti ad organizzarsi, per cui si rinvia a tutto di una settimana. Quindi martedì scorso abbiamo iniziato la nostra attività, per ora limitata a pochi pazienti. Potrebbe essere un ambulatorio di medico di base, arrivano pazienti di tutte le età, dai bimbi agli anziani, con patologie varie, dal diabete, alla TB, ma senza dubbio il problema più frequente sono i dolori, schiena, articolazioni etc...insomma nulla di nuovo sotto il sole.
Alla missione intanto le ragazze hanno iniziato le vacanze scolastiche per il Ramadan. Con p. Luigi hanno però concordato di non tornare a casa per proseguire lo studio con lui. Quindi è tutto un fare lezione di inglese e di Bangla. Anche Franca non si sottrae allo studio della lingua.....anche se è ancora ferma all'alfabeto. La consola p. Luigi con un "Roma non e stata fatta in un giorno".
La novità principale della settimana è che finalmente sono arrivate le prime piogge. Le ragazze si affrettano a correre sotto l'acqua per sistemare i contenitori e fare scorta di acqua piovana, c'è anche chi ne approfitta per farsi uno shampoo.
Anche Patrick si diverte sotto l'acqua. Con la pioggia inizia anche la stagione della semina, per cui si piantano verdure, piantine di papaya e si dividono le piante di banano....insomma il tempo non dedicato allo studio lo si dedica all'agricoltura, sotto la guida tonante di p. Luigi: "voglio vedere tutto verde". E noi speriamo che ci si riesca, sicuramente verdura e frutta fresca dal giardino di casa sono un gran bel regalo.

La domenica iniziamo anche a frequentare la parrocchia di Satkhira. Dopo 60 km in moto si arriva alla Missione di Satkhira, dove troviamo il parroco, P. Lorenzo Valoti, il vice parroco P. Melecio e un seminarista diocesano Brother Biplob.
Il parroco all'apparenza un po' burbero ha in realtà il cuore tenero e si fa carico di tantissime necessità dei suoi parrocchiani e ci rende partecipi di alcune situazioni.
Approfittiamo anche della rete migliore per aggiornare il blog e tenere i contatti. Il lunedì si torna a Shyamnagar, inizia una nuova settimana.

Tumpa pulisce i contenitori dell'acqua 


Finalmente un po' d'acqua nel pukur

La caĺligrafia non è  il mio forte 




domenica 11 giugno 2017

A Syamnagar nonostante le prime piogge l'acqua continua a scarseggiare Qualche vicino viene a chiedere un po' d'acqua dai nostri serbatoi e p. Luigi condivide quello che c'è. Capita anche che qualcuno ne approfitti per fare scorta senza chiedere il permesso e che scoppi qualche litigio.
Lunedì sera un serpentello cerca di intrufolarsi in una stanza delle ragazze, ma viene scoperto, e così finisce preda delle abili doti di cacciatore di Poritosh-Da, il tuttofare della Missione.
Questa settimana è una settimana di grandi festeggiamenti Martedì 6 è il compleanno di Franca. A cena offriamo un dolce nella migliore tradizione di un compleanno che si rispetti. Dopo cena le ragazze organizzano una bellissima festa con canti, accompagnati da Putul all'armonium e da p. Luigi alla fisarmonica,  danze, un bellissimo Sari in regalo ed anche il discorso di benvenuto a tutti e due nella terra del Sundorban.  (Guardate foto e video).
Ringraziamo tutti per la bellissima festa.
Giovedì pomeriggio ci mettiamo in viaggio verso Khulna…nonostante il meteo non fosse proprio favorevole e così ci prendiamo il primo acquazzone in moto….prima o poi doveva succedere.
Venerdì 9 invece è il nostro anniversario di matrimonio, lo festeggiamo Khulna innsieme ai Padri Saveriani e alle sorelle del Pime con una S. Messa ed una cena fuori…..la serata score piacevole fra chiacchere in Italiano e in bengalese, anche se l'attesa al ristorante fa perdere la pazienza a P.Livio, alla fine però è ricompensata da un buon naan con pollo, verdure e french fries. Chissà se anche questa è Missione.


Il dolce di compleanno...
a quanto pare è stato apprezzato