domenica 18 giugno 2017



Un'altra settimana è passata. Finalmente abbiamo iniziato l'ambulatorio.
Veramente il giorno fissato per iniziare la nostra attività era martedì 23 Maggio, ma quando ci siamo presentati all'ambulatorio alle 9.30 precise abbiamo trovato tutto chiuso. Gli unici possibili pazienti erano le mucche e le capre che stazionavano sui gradini. Sentiti i responsabili della struttura ci hanno detto che non erano riusciti ad organizzarsi, per cui si rinvia a tutto di una settimana. Quindi martedì scorso abbiamo iniziato la nostra attività, per ora limitata a pochi pazienti. Potrebbe essere un ambulatorio di medico di base, arrivano pazienti di tutte le età, dai bimbi agli anziani, con patologie varie, dal diabete, alla TB, ma senza dubbio il problema più frequente sono i dolori, schiena, articolazioni etc...insomma nulla di nuovo sotto il sole.
Alla missione intanto le ragazze hanno iniziato le vacanze scolastiche per il Ramadan. Con p. Luigi hanno però concordato di non tornare a casa per proseguire lo studio con lui. Quindi è tutto un fare lezione di inglese e di Bangla. Anche Franca non si sottrae allo studio della lingua.....anche se è ancora ferma all'alfabeto. La consola p. Luigi con un "Roma non e stata fatta in un giorno".
La novità principale della settimana è che finalmente sono arrivate le prime piogge. Le ragazze si affrettano a correre sotto l'acqua per sistemare i contenitori e fare scorta di acqua piovana, c'è anche chi ne approfitta per farsi uno shampoo.
Anche Patrick si diverte sotto l'acqua. Con la pioggia inizia anche la stagione della semina, per cui si piantano verdure, piantine di papaya e si dividono le piante di banano....insomma il tempo non dedicato allo studio lo si dedica all'agricoltura, sotto la guida tonante di p. Luigi: "voglio vedere tutto verde". E noi speriamo che ci si riesca, sicuramente verdura e frutta fresca dal giardino di casa sono un gran bel regalo.

La domenica iniziamo anche a frequentare la parrocchia di Satkhira. Dopo 60 km in moto si arriva alla Missione di Satkhira, dove troviamo il parroco, P. Lorenzo Valoti, il vice parroco P. Melecio e un seminarista diocesano Brother Biplob.
Il parroco all'apparenza un po' burbero ha in realtà il cuore tenero e si fa carico di tantissime necessità dei suoi parrocchiani e ci rende partecipi di alcune situazioni.
Approfittiamo anche della rete migliore per aggiornare il blog e tenere i contatti. Il lunedì si torna a Shyamnagar, inizia una nuova settimana.

Tumpa pulisce i contenitori dell'acqua 


Finalmente un po' d'acqua nel pukur

La caĺligrafia non è  il mio forte 




3 commenti:

  1. Riguardo all'Ambulatorio, leggo: «Sentiti i responsabili della struttura ci hanno detto che non erano riusciti ad organizzarsi...». Mi fa piacere che in una settimana... siate riusciti a svegliarli!

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  2. Riguardo alla calligrafia: non mi sembra malvagia, ma usi male le righe del quaderno. Le righe sevono ad "appenderci" le parole, non a scrivercele sopra, credo :-)

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    1. Secondo me, le penne a sfera non sono l'ideale per il Bangla: molto meglio quelle a gel (Matador o Varosha) che non per niente... usano tutti ;-)

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