lunedì 25 dicembre 2017

Si avvicina il Natale e la nostra attività prosegue. All'ambulatorio i malati tendono ad arrivare in tarda mattinata, infatti anche qui è inverno e soprattutto al mattino e alla sera il fresco si fa sentire... al mattino poi spesso tutto è avvolto dalla nebbia e quindi la gente tende a muoversi da casa più tardi. 
Proseguiamo anche i Medical Camps nei villaggi, questo ci dà l'occasione di conoscere meglio il territorio e le condizioni in cui vive la gente.

La strada verso Koyra

Datinakhali


Anche alla Missione la vita prosegue con le solite attività.  Terminata la scuola e gli esami le ragazze sono rimaste per iniziare a studiare con p Luigi il programma del prossimo anno.
Sono arrivate anche alcune nuove ragazze, che dovranno frequentare la classe sesta.
Nella foto le nuove, con alcune ragazze più piccole, insieme a Sweety e Prince (figli della cuoca Beuty e del tuttofare Shadon) pronti per andare in gita....


Questa settimana il " Pond's filter", che serve per filtrare l'acqua del pukur si è inceppato. Le ragazze hanno speso ua mattinata intera per ripulirlo. Essendo l'acqua che si estrae dai pozzi salata, questo filtro è fondamentale perché permette di filtrare l'acqua del pukur per ottenere l'acqua dolce che serve a lavarsi, lavare i vestiti etc. Infatti, terminata la stagione delle piogge,  le scorte di acqua piovana vengono usate solo come 'acqua da bere e per cucinare.

Shamoli nel filtro
Le ragazze lavano la sabbia e i sassi del filtro

Nell'ultima settimana ci siamo preparati al Natale.
Le ragazze non sono cristiane e p. Luigi ha deciso di fare con loro la "novena di Natale".  Ogni sera prima di cena le ha radunate e con loro ha fatto alcuni canti, ha letto i Vangeli dell'infanzia di Gesù,  integrandoli con spezzoni di film in tema.
Le ragazze hanno partecipato interessate, ascoltando con attenzione e cantando a gran voce.




Inoltre, senza alcuna richiesta, hanno addobbato la caa con festoni colorati. Patrick e Shadon si sono occupati della preparazione della stella che ora risplende luminosa sul tetto della Missione.







A tutti auguriamo di cuore 
BUON NATALE

domenica 24 dicembre 2017

A fine Novembre non possiamo mancare all'appuntamento con Papa Francesco che arriva n Bangladesh. Sono 31 anni che un Papa non viene in visita apostolica in Bangladesh.
La Chiesa cattolica del Bangladesh, uno sparuto 0,4%della popolazione del paese, accorre con gioia agli incontri programmati.
Anche noi partecipiamo alla S. Messa, celebrata al Suhradawy Udyan Park, insieme a Sister Roberta e ad alcuni dei suoi malati di lebbra. Dopo che Sister Roberta, con grandi peripezie, riesce ad ottenere i pass per l'area vip, facciamo di tutto per riuscire a spingere in prima fila anche i due malati sulla sedia a rotelle, almeno il tempo di vedere il Papa salire sull'altare ed iniziare la celebrazione....nonostante alcune rimostranze.



Il giorno successivo partecipiamo all'incontro con i preti e i religiosi/e abbiamo qui la fortuna di stringere la mano a Papa Francesco e salutarlo mente entra in Chiesa.... sono pochi secondi di grande emozione, una benedizione che ci portiamo nel cuore.
Dalla visita di Papa Francesco portiamo a casa il richiamo all'armonia e alla pace e alla'apertura verso il prossimo, soprattutto i più poveri ed emarginati da tutti.

Nei giorni successivi ci re chiamo al nord, Dinajpur. Qui siamo ospiti di p. Gianvito Nitti al Pastoral Center. Visitiamo le missioni della città,  dove incontriamo anche il Dr Iaio, saveriano che lavora c/o l'Ospedale S. Vincent. Incontriamo diversi altri missionari, soprattutto missionari del Pime che sono presenti in queste zone da decenni. 
Una gita nei dintorni, fino a Danjuri, per visitare l'altro lebbrosario gestito dalle suore del Pime e a Mariampur, una missione di vecchia data, ci permettono di apprezzare la bellezza della campagna.


La Chiesa di Mariampur

Il lebbrosario di Danjuri

La domenica successiva partecipiamo alla professione perpetua di Sr. Sweety, una bella festa  con le Missionarie dell'Immacolate (PIME) nonostante la pioggia. Grazie sr. Sweety e tanti auguri per la tua vita missionaria.



giovedì 21 dicembre 2017

Nelle settimane successive alla Missione sono arrivati altri ospiti ovvero i famosi Dino Kaka e Lella Kaki, che abbiamo finalmente avuto l'opportunità di conoscere di persona.

Lella Kaka e Dino Kaka con Shati 
Con loro torniamo a Kalinchi, villaggio situato sulla sponda del fiume, al limitare della foresta. Qui siamo impegnati nel primo medical camp nei villaggi organizzato insieme al Sams. In pratica il Sams nell'ambito di un progetto di "Aware conception" organizza alcune giornate di ambulatoro nei villaggi. Hanno chiesto la nostra collaborazione, che forniamo volentieri. Approfittando della presenza degli ospiti, Lella e Dino, con la loro " figlia adottiva", raggiungiamo il villaggio con la barca. Al link che segue potete vedere il filmato realizzato da Dino Kaka per MundaTV.
https://youtu.be/rwheCmMfCgs

Terminato l'ambulatorio, ci rifocilliamo con un lauto pranzo e poi riprendiamo la barca per tornare alla base.




Sulla strada del ritorno alla Missione il riso maturo nei campi che rispondono al sole del tramonto rendono ragione del "sonar Bangla" (il Bengala dorato) cantato nell'anno nazionale.



Intanto il clima sta cambiando, al mattino e alla sera inizia il fresco....ecco alcuni strani figuri che si aggirano per la Missione.


P. Luigi con la nuova mantella anti pioggia e Shadon con la tenuta invernale.

venerdì 8 dicembre 2017

La nostra attività nel Sundarban è ripresa regolarmente. 
L'ambulatorio è  attivo ed anche a casa arrivano alcune consulenze. In particolare Bahamoni, accompagna la nipote, una ragazzina di 18 anni, che quando la valuto presenta esempi diffusi ed ascite. Dico che deve essere portata in Ospedale quanto prima, e così la inviamo a Khulna al medical college. Purtroppo qui fanno diagnosi di cirrosi in stato avanzato e dicono che ormai non c'è più niente da fare. Nell'arco di pochi giorni muore nel suo villaggio, dove verrà cremata. Purtroppo l'abitudine nei villaggi è di rivolgersi prima al medico locale, il Kobiraj, che cura con la medicina ayurvedica.... e si rivolgono al medico solo in fase avanzata. 
Grazie al favore della stagione secca possiamo iniziare a visitare alcuni villaggi. 
Il primo villaggio che visitiamo e Dhumghat Mundapara. È il villaggio di Nilima, una delle prime ragazze che sono state accolte da p. Luigi alla Missione, e che ora è ormai sposata da 3 anni; ma è anche il villaggio di Lipi, Supria e di Khuku Moni, che da dopo il matrimonio ha iniziato ad insegnare nella scuoletta locale.
Una delle attività che p. Luigi ha sostenuto fin dall'inizio è stata la creazione di scuole nei villaggi Munda. Infatti i bimbi Munda in casa, parlano lo Sadri, la lingua della loro tribù, arrivando alla scuola bengalese si trovano in difficoltà perchè né gli insegnanti né i compagni parlano la loro lingua. Nelle scuolette dei villaggi i bambini possono fare i primi due anni di scuola, imparando l'alfabeto e la lingua bengalese da insegnanti Munda e poi dalla classe terza vengono inseriti nella scuola ufficiale. Nelle tre zone di prsesenza Munda, Syamnagar, Shatkira e Khoira ci sono ben 17 scatolette, che nel tempo p. Luigi ha affidato per la gestione al SAMS. Da alcuni mesi 4 di queste scuolette, le più  vicine alla missione, sono gestite dalle ragazze che vivono da p. Luigi. Le insegnanti sono Sulota, Sucitra, Fulldashi e Khuku Moni; Minoti è invece la coordinatrice delle scuole. Nella foto sono con Bahamoni e p. Luigi.



La decisione di affidare le scuolette alle ragaze nasce da alcuni motivi... intanto pare che le insegnanti donne siano più affidabili degli insegnanti maschi, e poi le ragazze, che negli anni hanno avuto p. Luigi come professore, hanno imparato un metodo di insegnamento e di studio diverso da quello della scuola locale, che prevede solo lo studio mnemonico in vista dell'esame, ma fa in modo che gli alunni comprendano quanto viene spiegato ed imparino ad utilizzarlo quando necessario....

In questi giorni alla Missione sono passati anche numerosi ospiti. Il primo gruppo era costituito da p. Alfonso, Missionario Saveriano, che dopo quasi due anni in Italia è tornato in Bnagladesh per proseguire la Missione. Con lui sono arrivati nel Sundarban anche Milvia, che da anni viene a trovare p. Alfonso per diverse settimane all'anno, e lo aiuta nelle sue attività ed Enrico, un cugino di p. Alfonso, che è invece alla sua prima visita in Bangladesh.  La definizione di p. Luigi all'arrivo di P Alfonso è stata: è arrivato l'uragano, il ciclone ed il terremoto tuti insieme.... in effetti p. Alfonso con la sua energia ti travolge e riesce a mettere alla prova anche un veterano come p. Luigi.
Insieme alla festa di benvenuto agli ospiti le ragazze hanno festeggiato anche il compleanno di Sagar.






A Dumghat Mundapara siamo stati invitati a pranzo da Nilima, insieme ad altri  2 ospiti provenienti da Forlì, Alberto e Fiorenzo, anche loro veterani del Bangladesh  dove, con la loro associazione, aiutano diversi progetti.
Dopo il pranzo ne approfittiamo per proseguire lungo la stradina sterrata che si addentra sempre più stretta in mezzo ai campi coltivati a riso ed ai pukur e raggiungiamo la casa di Sharoti e Poritosh. Poritosh da un paio di settimane è andato a Dhaka a lavorare nelle fabbriche di mattoni. Sharoti invece alcuni giorni fa ha avuto i gemelli. Purtroppo nonostante le ripetute raccomandazioni di recarsi in Ospedale, ha partorito a casa ed i gemelli sono morti entrambi Nell'arco di pochi giorni. Andiamo a trovarla, non possiamo fare nulla se non renderci presenti e darle un abbraccio. Le vengono gli occhi lucidi. 
Mi rendo conto che per noi, che veniamo dal di fuori è difficile riuscire a scardinare delle abitudini radicate da secoli, forse potranno riuscirci le ragazze che hanno la possibilità di studiare. Uscendo dalla casa di Sharoti, dico a Shamoli, una di loro che ci accompagna, che deve studiare e diventare medico, per lavorare per la sua gente....annuisce, lei è studiosa e responsabile e potrebbe anche farcela se lo volesse,  ma per ora è ancora piccola, deve andare in classe 8^.